Fino al 20 ottobre la Galleria Collicaligreggi di Catania ospita la mostra “Lacrimae” dell’ artista pisano [sg_popup id=”7353″ event=”inherit”]Andrea Santarlasci[/sg_popup] incardinata sulla installazione site specific “Sotto di noi, immobile scorre il tempo dell’acqua”, ispirata, sia ai percorsi d’acqua del sottosuolo catanese come l’Amenano, il Simeto e il lago Nicito, spesso deviati, sommersi o scomparsi a causa delle calamità naturali come terremoti e colate laviche che nei secoli si sono susseguite, sia a quelli immaginari o mitologici, come l’Aci che ritroviamo spesso nella narrativa classica. L’opera è costituita da un ampio pavimento di legno eroso che ripercorre tutto il perimetro della galleria, dove si apre una rottura, una rovina, una voragine, un vuoto da cui emerge l’acqua profonda e scura, di un possibile fiume sotterraneo. Presentate anche alcune opere pittoriche, realizzate per questo progetto, dove compaiono parole scelte ed estratte da suggestioni letterarie che riguardano o sono legate a questo territorio, come il termine latino Lacrimae individuato all’interno del testo della leggenda di Galatea nelle Metamorfosi di Ovidio. “Il progetto nasce da una riflessione sul luogo – spiega l’artista, protagonista il 21 settembre di un incontro nella galleria -, in particolare il suo territorio, la storia e le leggende che riguardano i fiumi sotterranei, reali e mitici, acque invisibili, leggendarie, oscure o scomparse, che spesso divengono risonanze metaforiche e ci portano a riflettere e meditare su quesiti universali ed esistenziali dell’uomo, come il dolore e la morte. Valori opposti quali immobilità e scorrimento, colti simultaneamente in una compresenza, saranno ulteriori temi affrontati attraverso la sostanza dell’acqua che diviene, allo stesso tempo, metafora della morte e della vita”.