Migranti, per motivi sanitari dalla Diciotti sbarcano in sedici: 5 donne e 11 uomini

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Undici uomini e 5 donne lasciano la nave Diciotti della Guardia costiera ormeggiata da cinque giorni al porto di Catania. Lo sbarco e’ stato ordinato dall’ufficio di Sanita’ marittima di Catania. Oggi erano saliti a bordo medici e ispettori del ministero della Salute. Due dei migranti si sospetta abbiano la tubercolosi. 
In questi casi, spiegano fonti del Viminale, non serve il “via libera” del ministero.
E’ stato l’Ufficio di Sanita’ marittima di Catania a ordinare lo sbarco immediato delle undici donne e dei cinque uomini dalla nave Diciotti della Guardia costiera ormeggiata da cinque giorni al porto di Catania. Le donne avrebbero subito stupri durante le permanenza
nei campi della Libia, con traumi fisici e psicologici evidenti. Sulle donne, in particolare, il pressing era giunto da piu’ parti, dopo lo sbarco alcuni giorni fa dei 27 minori.
Due dei migranti si sospetta abbiano la tubercolosi. Ieri il
Garante dei detenuti aveva sottolineato anche la presenza di
gravi casi scabbia.
Oggi sono saliti a bordo medici e ispettori del ministero
della Salute per una valutazione sanitaria medica e per
verifica dei compiti di profilassi internazionale.
Dalla Guardia costiera ieri era stata peraltro reiterata ai
ministeri e alle procure, la richiesta dello sbarco immediato
di tutti.
E anche di “emergenza psicologica” ha parlato Stefano
Principato, presidente della sezione provinciale della Croce
Rossa: “L’ispezione e’ stata attivata – ha aggiunto Principato
– su richiesta del ministro della Sanita’ che ha chiesto un controllo sanitario. Ci sono alcuni casi di scabbia e altre patologie diagnosticate, ma sono trattate bene anche perche’ a bordo della Diciotti c’e’ del personale qualificato. Come Croce Rossa abbiamo fornito kit igienici, felpe, pantaloni e materassini”.

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