L’Etna si è risvegliato: attività eruttiva dal nuovo cratere di sud-est

vulcano

Eruzioni, lava e cenere dal nuovo cratere di sud-est dell’Etna. Dopo il suo risveglio a partire dal mese di luglio e la graduale intensificazione dell`attività eruttiva dai crateri sommitali, l`Etna – spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha dato inizio questa notte ad un nuovo episodio di attività stromboliana ed emissione di colate di lava. Nel tardo pomeriggio del 23 agosto, un repentino aumento dell`ampiezza del tremore vulcanico ha annunciato l`inizio di una debole attività esplosiva dalla cosiddetta “bocca della sella”, che si trova esattamente a metà fra il vecchio cono del cratere di sud-est e quello del nuovo cratere di sud-est. Un’attività rapidamente diventata quasi continua, con lanci di bombe laviche incandescenti fino a circa 100-150 metri sopra il cratere. Verso le 20.30 un piccolo flusso lavico è fuoriuscito da un`altra bocca del nuovo cratere di sud-est, quella sull`alto fianco orientale del suo cono; l`emissione di lava è stata accompagnata da sporadiche e deboli esplosioni. Il flusso si è lentamente allungato in direzione della Valle del Bove (versante orientale), rallentando dopo aver percorso poche centinaia di metri. Poco dopo, è iniziato anche un trabocco lavico dalla “bocca della sella” che si è riversato sul fianco settentrionale del cono del nuovo cratere di sud-est, raggiungendo la sua base in tarda serata. Nelle ore successive, l`attività è andata avanti senza variazioni significative. All`alba, l`ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire leggermente e l`attività stromboliana era meno intensa. Ma, in mattinata, un nuovo, piccolo trabocco lavico verso l`alto versante meridionale del cono del nuovo cratere di sud-est, che ha raggiunto una lunghezza di poche decine di metri. Dopo le 9.20, è iniziata anche una continua emissione di cenere che ha alimentato un pennacchio alto diverse centinaia di metri sopra il cratere. Alle 11.00 di oggi, 24 agosto, il fenomeno eruttivo è ancora in piena evoluzione, sottolinea l’Ingv, che lo monitora “costantemente”.

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