La Dda di Palermo ha aperto un’indagine ipotizzando il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini sulla vicenda dell’imbarcazione di migranti soccorsa da nave Diciotti della Guardia costiera. La nave, che dopo essere stata per giorni in rada ha sbarcato a Lampedusa 13 persone in cattive condizioni di salute, e’ ferma nel porto di Catania con a bordo gli altri 177 profughi soccorsi.
Ai pm del capoluogo siciliano, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, saranno trasmessi gli atti d’indagine – tra cui i verbali di interrogatorio dei 13 migranti sbarcati – compiuti finora dalla procura di Agrigento che aveva aperto un fascicolo per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’inchiesta dovrebbe essere trasmessa ai colleghi della Dda palermitana, competenti per le ipotesi di traffico di uomini e in caso di contestazione dell’associazione a delinquere.
Resterebbe ad Agrigento, invece, l’indagine, avviata nei giorni scorsi, sul trattenimento dei profughi a bordo della Diciotti. L’inchiesta, che potrebbe ipotizzare anche il sequestro di persona, e’ ancora a carico di ignoti: qualora fossero individuate responsabilità da parte di esponenti del Governo la palla passerebbe al tribunale dei ministri. Anche i pm di Catania, città in cui è ferma la Diciotti, intanto, hanno deciso di aprire un fascicolo di atti relativi per accertare l’esistenza di eventuali reati.
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