Veronica Panarello, la scorsa settimana e’ stata trasferita al carcere di Torino. Si tratta del quarto istituto penitenziario nel quale la donna, condannata a trent’anni di carcere in primo grado ed in appello, per avere ucciso il figlio Loris il 29 novembre del 2014, si e’ trovata rinchiusa. “Confermo il trasferimento che e’ avvanuto la scorsa settimana”, dice il suo legaole, Francesco Villardita. La donna era stata portata prima al carcere di Agrigento e poi, da dicembre del 2015, all’istituto di Barcellona Pozzo di Gotto, dove e’ stata sottoposta anche a osservazione psichiatrica. L’ultimo trasferimento e’ avvenuto verso il carcere di Catania a gennaio del 2016. La donna avrebbe dovuto rimanerci per tutto il tempo dell’effettuazione delle perizie alle quali e’ stato subordinato il rito abbreviato, chiesto e ottenuto in primo grado dall’avvocato di Veronica Panarello, e ci e’ rimasta anche per il tempo del processo di Appello che si e’ concluso con la conferma della condanna a trent’anni di carcere il 5 luglio scorso. Intanto, i carabinieri di Ragusa hanno ricevuto la querela di Andrea Stival nei confronti dell’ex nuora p[sg_popup id=”6991″ event=”inherit”][/sg_popup]er le minacce proferite da quest’ultima alla lettura della sentenza di Appello. In quell’occasione la donna si era rivolta all’ex suocero dicendogli: “Sei contento? E allora sai che ti dico? Prega Dio che ti trovo morto perche’ ti ammazzo con le mie mani, ti ammazzo con le mie mani!”. Panarello aveva chiamato l’uomo in correita’ ma gia’ nella sentenza di primo grado Stival era risultato completamente estraneo alla vicenda.