I carabinieri di Catania su richiesta della Procura della Repubblica hanno arrestato un mauriziano di 51 anni residente a Catania, per il reato di atti persecutori. La vittima, anche lei di origini mauriziane, dopo vent’anni di matrimonio, ha trovato il coraggio di denunciare il marito ai carabinieri di Piazza Verga, dove da alcuni anni è attiva una stanza dedicata all’ascolto delle fasce deboli, all’interno della quale ha raccontato il calvario patito negli ultimi cinque anni. Il coniuge, quasi sempre in stato di ebrezza alcolica, aveva sottoposto la donna ad ogni sorta di vessazione psicofisica, condotte per il quale era stato già raggiunto da un provvedimento cautelare personale, che lo obbligava ad allontanarsi dalla casa. Non ottemperandovi, era ritornato a vivere con la moglie costringendola a soggiacere alle sue azioni dispotiche, tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria, informata dai carabinieri, a trasferire la donna in una struttura protetta. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati che si occupa dei reati in danno delle fasce deboli e della violenza di genere, diretto da Marisa Scavo, ha consentito la ricostruzione della triste vicenda ed al contempo di fornire al giudice un approfondito quadro probatorio che ha consentito l’arresto dell’uomo e la reclusione nel carcere di Catania, Piazza Lanza.