[sg_popup id=”6870″ event=”inherit”]Mohamed Mahsoob, l’ex ministro egiziano[/sg_popup] degli Affari parlamentari nel governo di Mohamed Morsi, è stato fermato dalla polizia ieri al suo arrivo all’aeroporto di Catania perchè ricercato in Egitto. Lo ha reso noto lui stesso in un tweet pubblicato a mezzanotte. “La polizia italiana mi trattiene da tre ore vicino alla città di Catania sotto richiesta delle autorità egiziane di consegnarmi a loro, senza rivelare le accuse contro di me”, ha scritto. Contattato da Aljazeera – che ha la notizia in apertura del sito – Mahsoob ha spiegato che “la polizia italiana lo ha accompagnato in un albergo e che l’indagine sarebbe stata avviata nei suoi confronti nella mattinata di oggi”. L’ex politico egiziano, parte del governo dei Fratelli musulmani, afferma di “pagare il prezzo delle posizioni sostenute a favore
della legalita’ in Egitto”. In un video pubblicato su Facebook, Mahsoob ha spiegato di essere falsamente accusato dalle autorita’ egiziane di “distruzione di beni pubblici, truffa, stupro”. Dopo la caduta del governo Morsi, l’ex ministro aveva sempre vissuto in Francia. Nel frattempo diverse associazioni di attivisti si sono mosse per chiedere la sua liberazione, sottolineando che nel caso di rimpatrio in Egitto, Mahsoob rischia la pena di morte.
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