Dame e cavalieri, truppe e milizie per un suggestivo ritorno al passato. Anche quest’anno, dal 12 al 14 agosto, Piazza Armerina (Enna) fa rivivere la sua tradizione più sentita, il ‘Palio dei Normanni’, la più imponente e antica rievocazione storica del meridione d’Italia.
La manifestazione, in origine detta ‘la cavalcata’ e ancora oggi confidenzialmente chiamata così dai piazzesi, nei secoli ha mischiato storia, religione e leggenda, continuando a essere fortemente sentita a Piazza Armerina, dove durante tutto l’anno capita di imbattersi nelle performance di tamburi e armigeri in allenamento per il Palio. Il Palio, che quest’anno giunge alla sua 63esima edizione, è iscritto nel Registro delle eredità immateriali (Rei) della Regione siciliana. Le sue origini risalgono alla fine del XVII e agli inizi del XVIII secolo, quando le confraternite della città organizzarono per la [sg_popup id=”6743″ event=”inherit”][/sg_popup]prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima delle Vittorie, patrona della città e della diocesi di Piazza Armerina. Il corteo traeva spunto dai fatti storici della guerra santa di liberazione che i Normanni del Conte Ruggero d’Altavilla sin dal 1061 combatterono contro gli arabi che occupavano la Sicilia, i cosiddetti ‘Saraceni’.