La violenza ai medici e agli infermieri “è una cosa abominevole che rigetto in toto”. Quella delle aggressione ai sanitari “è una questione che ci sta a cuore” e “che stiamo affrontando nei suoi diversi aspetti”, compreso “un disegno di legge in cui saranno valutati inasprimenti delle pene per questi episodi”. Queste, in sintesi, alcuni passaggi della diretta Facebook della ministra della Salute, Giulia Grillo, intervenuta sul social network dopo l’ennessimo episodio di aggressione a un medico, oggi all’ospedale di Acireale, Catania, dove un paziente ha tentato di ferire un camice bianco con le forbici. “Ho già sentito il direttore generale e sentirò a breve il medico”, ha detto Grillo. I medici dei pronto soccorso, ha continuato, “sono quelli che salvano le vite, che si occupano dei codici rossi e che riescono veramente a fare i miracoli. E sono spesso oggetto della rabbia dei cittadini, utenti che stanno ore ed ore ad attendere il proprio turno”. E questo perché “non si è fatto, negli anni, un intervento serio”. Secondo Grillo si tratta di un problema generale, “sia dell’utenza che reclama un diritto”. Sia per i medici, “vittime anch’essi di un sistema che li ha lasciati soli ad affrontare situazioni molto complicate. La violenza la rigetto in tutti i modi. Non è mai ammissibile. Medici e infermieri sono i nostri fratelli, sorelle, cugini che vanno a lavorare e non è ammissibile che la sera non tornino perché aggrediti o violentati”.
“Non ho la bacchetta magica”, ha aggiunto Grillo. “Non posso risolvere nell’immediatezza tutto ciò. Ma sto affrontando il problema da vari punti di vista”. A partire dal sovraffollamento. “Ci sono già dei lavori in atto sulle linee guida, sull’osservazione breve, sul triage. Lavori che saranno pronti nei prossimi mesi. Stiamo anche affrontando il tema della formazione dei medici dell’area dell’emergenza, non affrontato in tutti questi anni. Il terzo aspetto è quello della prevenzione. A seguito di questo ultimo episodio di Acireale ho sentito anche il ministro dell’Interno per rafforzare l’attività di prevenzione e di vigilanza. E interverremo anche con un disegno di legge in cui verrà valutato l’inasprimento per tutti gli episodi di violenza contro il personale sanitario. Le promesse da mercante non le faccio. Ma ci stiamo muovendo su tutti i livelli”. Per l’ultimo episodio “ho un filo diretto con il prefetto di Catania, che è stato disponibilissimo e che ringrazio. Voglio anche ringraziare i carabinieri di Acireale, intervenuti in soccorso del medico”. Il camice bianco “è chiaramente provato – ha concluso la ministra – ma non ci sono state conseguenze gravi che potevano esserci. Lo sentirò più tardi per manifestargli la vicinanza dello Stato. Tengo a fare sentire questa vicinanza perché io da cittadina non l’ho sentita in passato”.
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