“Abbiamo ereditato una situazione drammatica, il Comune di Catania ha un debito di un milione e cinquecentottanta milioni di euro”. Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese sulla delibera della Corte dei Conti di Palermo che ha accertato la sussistenza delle condizioni per il dissesto finanziario dell’Ente. “Dobbiamo valutare cio’ che e’ meglio per la citta’ – ha aggiunto Pogliese – invito tutti al senso di responsabilita’, non e’ il momento delle polemiche, non ne faro’; anche se le modalita’ della deliberazione della Corte individuano abbastanza chiaramente quello che e’ accaduto negli anni scorsi”.
La situazione debitoria del Comune ammonta a 1.580.078.603,99 euro al 15 giugno 2018, cosi’ come emerso dopo la ricognizione effettuata dall’assessore al Bilancio e vicesindaco Roberto Bonaccorsi. Il dettaglio degli importi relativi ad anticipazioni di cassa, debiti verso banche, mutui, fondo rotazione, passivita’ per contenziosi di rischio medio e alto, debiti fuori bilancio, verso le partecipate e verso terzi, transazioni e ruoli esattoriali, si trova nelle schede allegate ( cosi’ come il prospetto degli interessi maturati). Il dato complessivo fa riferimento ad un debito certificato di 1.247.294.159,53 euro, ai quali aggiungere 332.784.444,46 euro di interessi, arrivando all’importo totale di quasi 1,6 miliardi di euro
A fronte dei numeri sul debito, il dato sulle entrate comunali registra un tasso di mancata riscossione molto significativo: prendendo a riferimento il 2017, con entrate accertate provenienti dalle imposte comunali nella misura di 278.260.150 euro, il riscosso ammonta a 210.914.396 euro.
“Se e’ vero che una parte dell’evasione riguarda coloro i quali non possono pagare – ha dichiarato il sindaco Pogliese – una parte rilevante riguarda coloro che fanno i furbi e non vogliono pagare, e la capacita’ stessa del Comune di incassare quanto accertato, che in passato e’ stata uguale a zero.