Dopo 26 anni, lì dove si trovano, Giovanni e Paolo parlano ancora della mafia dura a morire. “Questa cassata non sin è ancora sciolta del tutto. Che ne pensi, caro Paolo?” chiede Giovanni Falcone all’amico e collega. “Non preoccuparti Giovanni, col sole cocente che c’è in Sicilia e grazie al calore del coraggio non ne resterà neanche un pezzo”.
Il bellissimo disegno di Leon, gentilmente donato al Corriere Etneo, sintetizza 26 anni dopo la strage di Via D’Amelio la speranza che alberga nel cuore dei siciliani onesti: distruggere per sempre la malapianta della mafia.
“Dobbiamo essere fiduciosi – commenta Leonida “Leon” Cellura, artista licatese, autore del disegno – e ricordarci di Paolo Borsellino che ai giovani parlava di coraggio. E’ questo coraggio che mi ha dato l’idea di ricorrere all’idea di una ‘cassata’, la mafia, che prima o poi è destinata a sciogliersi”.
“Leon” ama spesso disegnare uomini e cose di Sicilia. Ha passato in rassegna tutto il “catalogo” di Montalbano, dal popolare commissario all’oste di ‘Enzo a mare’. Gli piacerebbe “fumettare” Montalbano, raccontarlo cioè attraverso i colori e i tratti tipici del fumetto. Con una scrittrice licatese sta lavorando ad un progetto di graphic novel al quale tiene in maniera particolare.
“Il ricordo di Paolo Borsellino, disegnato assieme a Falcone – racconta Leon – è stata una idea del momento. Ho pensato ad un pezzo di gelato, la cassata siciliana, sul quale appoggiare le figure di questi due grandi siciliani. Le parole di speranza le sento davvero”.