Compatti, compattissimi…anzi meglio chiedere un rinvio. All’insediamento del nuovo consiglio comunale di Adrano emergono le crepe della corazzata di 15 consiglieri, rappresentanti della variegata coalizione che nella recente tornata elettorale si schierò con il candidato Aldo Di Primo. Ieri sera, dopo il giuramento di ciascun consigliere, all’avvio del dibattito è apparso a tutti chiaro come l’annunciato accordo unitario sul nome del presidente del consiglio – Aldo Di Primo – avesse ancora bisogno di qualche puntello supplementare.
La seduta è stata presieduta dal consigliere Agatino Perni, campione di consensi alle comunali di giugno. I 4 consiglieri dell’area Monteleone hanno certificato il loro ruolo d’opposizione, nel caso qualcuno li considerasse vicini al gruppo di 5 rappresentanti che esprime il sindaco D’Agate. In consiglio comunale, in sostanza, il primo cittadino si trova a dover fronteggiare una forza d’interdizione di ben 19 consiglieri su 24 che non gli consentirà alcun margine di movimento.
In aula il consigliere Di Primo ha ripescato uno dei temi della campagna elettorale, quello della presunta facilità da parte del sindaco di volgere a proprio favore la maggioranza consiliare, invitando D’Agate a chiarire il concetto poco rispettoso della dignità degli stessi consiglieri. Cosa che il nuovo sindaco ha fatto ricorrendo ai soliti toni pacati che hanno scandito la sua campagna elettorale.
Sul più bello, la votazione del nuovo presidente del consiglio, s’è capito che la “maggioranza d’opposizione” non ha ancora messo tutti d’accordo sul nome dell’arch. Di Primo. Più di qualche consigliere con il carniere colmo di voti non s’è ancora rassegnato all’idea di dover rinunciare alla presidenza per cederla al candidato sindaco sconfitto. Si fa notare con insistenza che il presidente del consiglio non è esattamente il capo dell’opposizione ma il “vigile” istituzionale dell’assemblea cittadina. Alla fine, con 14 voti a favore 4 contrari e 6 astenuti, il consiglio comunale è stato rinviato a lunedì prossimo.
