Il rilancio del Siracusa calcio passa per la via adranita. E’ Giovanni Alì, adranita doc, il nuovo presidente della società aretusea. Con lui l’altro adranita Nicola Santangelo che ricopre il ruolo di amministratore delegato. Il nuovo corso presidenziale è stato presentato nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa.
Il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo presidente è avvenuto in maniera singolare, stando a quello che ha raccontato lo stesso Alì. «Un giorno Cutrufo (il presidente uscente ndr.) è venuto nel mio ufficio e quando si è seduto mi ha detto: presidente, prima di cominciare a parlare mi devi fare un bonifico da 100mila euro…».
Per Cutrufo, Alì “è la persona giusta per dare continuità a quella che considero una mia creatura e di cui mi vanto per non averla fatta scomparire come è successo in passato”.
Quale sia l’obiettivo sognato da tutti i tifosi lo ha sintetizzato l’ex patron che al suo successore ha chiesto in maniera esplicita: “Presidente da oggi io sono un tifoso del Siracusa e da tifoso ti chiedo di portarci in Serie B”.
Da domani la squadra va in ritiro a Troina presso una struttura alberghiera di proprietà dello stesso presidente nuovo arrivato.
“Per completare la squadra – ha chiarito Alì – stiamo lavorando grazie anche al prezioso supporto di Antonello Laneri che sarà il direttore generale perché ha voluto sperimentarsi in un nuovo ruolo. E’ innegabile che in fatto di mercato non si può fare a meno di lui. Giocatori? Vazquez, Del Col, Facundo Ott Vale, Tuninetti e Nahuel Da Silva, un ragazzo del 2000 che da 4 anni e mezzo è con noi ed è un talento, si uniranno ai contrattualizzati del Siracusa (Turati, Catania, Palermo, Spinelli, Giordano, Daffara, Liotti, ndr)
più altri giocatori che arriveranno a giorni. Ma non abbiamo fretta, vogliamo fare bene e allo stesso tempo fare crescere i giovani perché nonostante in questi anni ci siamo rivolti molto ad un mercato estero con la possibilità di valorizzare tanti ragazzi, sappiamo quanto sia importante fare in modo che il vivaio locale cresca».
“Occorrerà giocare due partite – ha sottolineato Nicola Santangelo, braccio operativo della nuova società – e quella fuori dal campo è altrettanto importante, quanto quella nel rettangolo di gioco. Chiediamo alla città una fiducia chiaramente a tempo e non incondizionata ma senza pregiudizi. Sono stati fatti 450 abbonamenti, la speranza è che si possa arrivare a mille, sarebbe una spinta in più per noi».