Tre uomini sono stati arrestati dalla polizia di Catania per estorsione.
Tra questi c’è anche Francesco Graziano Ferlito, 46 enne pregiudicato, figlio del boss catanese Alfio Ferlito, assassinato a Palermo il 16 giugno 1982 nella “strage della circonvallazione”. I tre, operando in concorso tra loro, attuavano il cosiddetto “cavallo di ritorno” una forma di estorsione che prevede il pagamento di un riscatto da parte di chi subisce un furto per riottenere il bene sottratto. In questo caso la vittima aveva denunciato alla polizia il furto della sua vettura che aveva parcheggiato in centro città e, contemporaneamente, una serie di telefonate nelle quali gli veniva detto che avrebbe potuto ottenere la restituzione della vettura dietro pagamento. Nello specifico, gli era stati chiesti 800 euro e gli era stato dato appuntamento in una piazza del rione Librino. In questa occasione, dopo aver disposto un servizio mirato nel quartiere, la squadra antiestorsioni della sezione ‘reati contro il patrimonio” di Catania, ha bloccato Francesco Graziano Ferlito e i suoi complici che avevano appena ricevuto il denaro dalla vittima.
Gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati portati in carcere a Catania.