Il padre di Loris: “Mio figlio non tornerà, nonostante la condanna”: la difesa di Veronica valuta ricorso in Cassazione

“La conferma della condanna di Veronica non mi ridarà mio figlio. Ma Loris un minimo di giustizia doveva averla. Mio figlio rimane sempre nel mio cuore. Ho ricucito i rapporti con mio padre. E la reazione di Veronica Panarello, ieri in aula, è l’ennesimo show che fa davanti ai giornalisti e alle telecamere”. Lo ha detto Davide Stival, ex marito di Veronica Panarello, papà di Loris, dopo la conferma della condanna a 30 anni a carico della donna, accusata dell’omicidio del figlio. In aula la donna dopo la sentenza aveva urlato contro il suocero, promettendogli che una volta fuori dal carcere l’avrebbe ammazzato. 

“E’ emerso lo schifo che ha fatto Veronica Panarello, non c’è nulla che potrei dire di lei che ha tolto la vita a un bambino e alle persone che stanno accanto a me. Non ci sarà mai giustizia per mio nipote, perché non tornerà più”. Lo ha detto Andrea Stival, suocero di Veronica Panarello, obiettivo delle urla dell’imputata dopo la conferma della condanna a 30 anni per l’omicidio del figlio Loris. La donna, che in passato lo ha accusato del delitto, gli ha urlato nell’aula della corte d’assise d’appello di Catania: “Tanto prima o poi ti ammazzo con le mie mani”.

“Sara’ interessante leggere le motivazioni – sottolinea l’avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello – e in particolare modo per vedere perche’ non hanno concesso le circostanze attenuanti generiche una sorta di semi infermita’ e di non dovere rifare la perizia psichiatrica e il confronto con il suocero. Valuteremo quindi il ricorso in Cassazione”. 

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.