E’ il giorno della sentenza d’appello oggi, nella Corte d’assise di Catania, per Veronica Panarello, accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Loris Stival, di 8 anni, ucciso a Santa Croce Camerina
(Ragusa) il 29 novembre del 2014. In primo grado e’ stata condannata a 30 anni e l’accusa ha chiesto la conferma della pena. Presente in aula l’imputata, assieme all’ex marito Davide Stival. “Sono qui perche’ e’ un giorno importante”, ha detto l’uomo, “spero che dica finalmente la verita’, lei sa cosa e’ successo”. I Pm oggi sono impegnati nelle controrepliche. A seguire la camera di consiglio. Il difensore Francesco Villardita nella scorsa udienza ha chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto “anche per la contraddittorieta’ e insufficienza della prova. E se ci fosse una sua partecipazione, potrebbe inquadrarsi in un concorso anomalo. E comunque il tratto di personalita’ disarmonica emerso non puo’ non fare concedere le attenuanti generiche”.