Emerge sempre più in città la voglia e la necessità di riscattarsi dal degrado, da quel “circolo vizioso” che appesantisce o addirittura vanifica ogni azione che mira a portare un miglioramento nella vivibilità di una città tra le più grandi del comprensorio etneo. Da diverse settimane l’amministrazione comunale pare aver ingranato la giusta marcia al fine di migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti. Da qualche giorno gli stessi operatori sono impegnati a segnalare ogni sacchetto “erroneamente conferito” ed in alcuni casi si adoperano anche all’apertura dei sacchetti di rifiuti al fine di controllare il giusto conferimento e scovare l’utente che non si attiene alle normali regole della raccolta differenziata.
Contro gli utenti che si sono dimostrati più incivili la polizia municipale ha elevato anche multe salate, oltre la pubblica gogna tramite i social e gli organi d’informazione per gli “sporcaccioni” che frequentano le discariche abusive alimentandole con i loro sacchetti alcune volte lanciati dal finestrino della propria auto. Un bel gesto atletico ma di sicura inciviltà. Tuttavia al paternese “sporcaccione incallito” forse nulla ci può. Dalle cartacce davanti il castello Normanno sulla collina storica, al mobilio abbandonato davanti l’isola ecologica di Tre Fontane, per finire quest’oggi con le bottiglie di birra abbandonate a due passi dalla centralissima piazza Indipendenza. Nel contesto di ciò che dovrebbe rappresentare il salotto buono della città, la cartolina da mostrare ad un turista, o anche ad un paternese che ritorna per le vacanze e invece di trovare una città bella e pulita trova un vero e proprio “porcile”. Una scena che non è affatto inedita, e che oltre essere diffusa in vari punti della città, può vanificare ogni sforzo verso una città più pulita.
E’ necessario l’impegno di tutti per rendere Paternò una città accogliente e vivibile. Quindi bene il divieto imposto contro i bruttissimi “sacchi neri” dove dentro ognuno si sente libero di mettere tutto ciò che vuole, bene le azioni di pulizia adoperate dalle associazioni che dimostrano l’attaccamento al territorio e ai cittadini. Ora tocca ad ogni singolo cittadino diventare garante e difensore della propria città, una battaglia senza confini contro gli “sporcaccioni”, contro ogni forma di degrado.