Tempi duri per i lavoratori in nero del settore della panificazione.
A seguito di una serie di controlli di tutti gli esercizi del territorio, i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Catania e della Compagnia di Paternò hanno sanzionato alcuni panifici di Paternò.
Il titolare di un panificio di Via G.B. Nicolosi è stato denunciato per avere impiegato illegalmente come addetta alla vendita una ragazza minorenne. Identificata e denunciata la madre della minorenne poiché nella qualità di esercente la patria potestà avviava la figlia al lavoro in nero facendole evadere l’obbligo scolastico.
In via Vittorio Emanuele e Corso Italia, sempre a Paternò, i titolari di due panifici sono stati denunciati poiché ritenuti responsabili di avere utilizzato degli impianti di video sorveglianza, attivati senza la prescritta autorizzazione dell’ispettorato del lavoro. Gli “occhi elettronici” erano installati all’interno dei laboratori di lavorazione del pane, a scapito della privacy degli impiegati, e non nelle zone sensibili dei locali per motivi di sicurezza.
I militari hanno identificato 18 lavoratori di cui 4 impiegati in nero. Quelli assunti “regolarmente” avevano un contratto part time pur svolgendo un’attività a tempo pieno, quindi con remunerazioni inadeguate alle ore di lavoro realmente prestate. Sospesa l’attività imprenditoriale di uno degli esercizi per aver occupato 2 lavoratori in nero su 3 presenti; comminate 3 ammende per complessivi 4.600 euro; contestate sanzioni amministrative pari a 14.000 euro; recuperati contributi, premi assicurativi ed assistenziali pari a 4.800 euro; contestati, infine, sanzioni relative a recuperi I.N.P.S per 2.600 euro.