Lavorava nei bar il caro Michele Messina, ha sempre lavorato nei bar sin da bambino prima che ne aprisse uno tutto suo.
La notizia che Michele, 57 anni, non c’è più è arrivata stamattina, rimbalzando da un profilo all’altro sui social. Era ricoverato nell’ospedale Cannizzaro di Catania, forse per una serie di problemi legati al diabete.
Gli adraniti che hanno qualche anno sulle spalle lo ricordano garzone del bar Nicolosi “Varriliddu” di piazza Umberto. I primi soldi incassati gli valsero una splendida bici. Poi si trasferì in via Roma al Bar Longo, al servizio del “Cavaliere” Orazio Longo. Finiva il turno da barman e correva nei locali della zona a fare gli straordinari per il catering ai matrimoni (allora non sapevamo si chiamasse ‘catering’, lo chiamavamo “trattamento”). Assieme ad un socio aveva aperto, anni fa, un bar tutto suo: il Garden Bar, tra via Cappuccini e piazza Sant’Agostino.
Per chi ama la radio e ne ricorda i tempi pioneristici, Michele Messina era una delle voci storiche della radiofonia locale: Radio Etna, Radio Club, Rete Sicilia e Radio Flash. Il suo programma di dediche e richieste è stato per anni tra i più ascoltati in tutto il territorio. Gianni Sanfilippo, impiegato comunale e “amico radiofonico” di Michele Messina, è stato tra i primi stamattina ad apprendere la notizia della sua scomparsa.
“Michele è stato un fratello per me – commenta commosso – alla radio siamo stati per oltre 10 anni a ridere e scherzare insieme. Quando trasmetteva ero io a fargli da telefonista. Leggeva in diretta tutti i bigliettini che gli passavo e io, qualche volta, ne approfittavo per scriverci sopra cose irripetibili. Fuori dalla diretta ridevamo come matti. Sapere che se n’è andato è una cosa terribile”.
Alla famiglia del caro Michele Messina il Corriere Etneo porge sentite condoglianze.
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