Paternò, il pellegrinaggio dei ragazzi: preghiere e canti di gioia alla Madonna della Consolazione

Diventa una bella tradizione il pellegrinaggio dei ragazzi, alla Madonna della Consolazione a poche ore dall’inizio del triduo. Per il terzo anno consecutivo, le scuole di primo grado di Paternò, con le ultime classi, maestre ed alunni, hanno risposto in massa all’adunata, partecipando volentieri al pellegrinaggio.
Per i paternesi la devozione alla Madonna della Consolazione si rinnova ogni anno, specie nel mese di maggio, facendo visita alla Madre Celeste nel suo bel santuario sulla collina storica. I paternesi ricorrono spesso a Lei, anche durante l’anno, per essere consolati. D’altronde a Lei siamo stati affidati come figli da Gesù sulla Croce e a noi come umanità è stata indicata come Madre. Nella nostra vita quotidiana Lei ci è vicina, come ci testimoniano le sue apparizioni in molte parti del mondo. Anche sulla collina storica nel 1580 la Madonna apparve ad una pastorella, a quella fanciulla chiese preghiere, in modo speciale per i più lontani dalla fede.
Ieri mattina alle 09.30 a Piazza Umberto una marea di fanciulli, accompagnati dalle maestre, ha partecipato al III° pellegrinaggio dei ragazzi. Ad accogliere in piazza i piccoli pellegrini il rettore del santuario don Vito Mandarano, con i suoi collaboratori. Prima di mettersi in viaggio, sono state distribuite le coroncine del rosario, per la preghiera durante il cammino. Proprio la coroncina richiama alla mente la festa del 24 maggio, giorno dedicato a Maria Ausiliatrice, ovvero la Madonna Aiuto dei Cristiani. “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” dicevano i combattenti reduci della guerra di Lepanto vittoriosi sui turchi.
Invitati a stringere forte la coroncina del rosario, come dei condottieri i piccoli alunni delle scuole di Paternò, hanno pregato per la pace nel mondo, ma soprattutto per le mamme e la famiglia. “Ave Maria e Avanti” lo slogan spesso incitato da don Vito e ripetuto a squarciagola dai piccoli. Era San Luigi Orione l’apostolo della Carità che accoglieva i piccoli aiutandoli nella crescita e che invitava i suoi alunni a pregare sempre la Madonna: il suo motto era  “Ave Maria e Avanti”. In questa società dove il futuro dei piccoli è sempre più minacciato la Madre Celeste vegli sulla loro crescita. Per qualche ora, ieri mattina, il magnifico santuario pieno di ragazzi è stato animato con la preghiera e canti di gioia. Un plauso va rivolto ai dirigenti scolastici, alle maestre che hanno permesso ai piccoli di vivere e realizzare una bellissima esperienza.
Come dice l’ideatore di questo pellegrinaggio, il giornalista Salvo Spampinato, anche oggi finalmente una bella notizia da scrivere, su tante brutte che quotidianamente invadano la nostra vita.

Riguardo l'autore Alfio Cartalemi

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