Trent’anni di reclusione per Nuccio Mazzei, figlio del capomafia Santo (‘u Carcagnusu): è la sentenza al processo per traffico di droga denominato “Ippocampo”, del tribunale di Catania presieduto da Francesco D’Arrigo. Con Mazzei carcere pure per Giovanni Galati Massaro, condannato a 16 anni , Prospero Riccobeni 13 anni, Gioacchino Intravaia, il cognato del capomafia, 11 anni; nove anni per Rosa Morace, moglie di Santo e mamma di Nuccio Mazzei, Michele Di Grazia, e Gaetano Pellegrino, detto ‘u Funciutu, fratello del candidato sindaco alle Comunali del 10 giugno, Riccardo. Nei mesi scorsi il nome di Gaetano Pellegrino era stato al centro di un’indagine della commissione Commissione regionale antimafia. Il fratello Riccardo ha sempre detto di essere amico di Nuccio Mazzei e meno di un mese fa si è appreso che è indagato per corruzione elettorale nelle ultime regionali, reato per il quale la procura ha notificato il fine indagine. Assolti Santo Mazzei jr, figlio di Nuccio, Silvana Aulino, Mario D’Antoni, Nerina D’Antoni e Piergiuseppe Pennisi. L’inchiesta della Dia aveva messo in rilievo un sistema di intestazioni fittizie creato dalla cosca per eludere possibili sequestri patrimoniali. Nuccio Mazzei è stato assolto dall’accusa di intestazione fittizia, ma è stato condannato per mafia e droga.