Pensi al “Sangiorgi” com’era e ti vedi scorrere davanti gli anni belli dell’avanspettacolo, delle scenette al fulmicotone che intrattenevano il pubblico in attesa della proiezione del film (di qui il nome del genere). Al “Teatro Brancati” va in scena la nostalgia con “Addio vecchio Sangiorgi”, sottotitolo “dal Varietà all’Avanspettacolo” , regia di Gianni Salvo, uno spettacolo che rinverdisce i fasti dello storico teatro catanese che prese il nome dal suo fondatore, il cavaliere Mario Sangiorgi (alla sua scomparsa, nel 1916, presero il suo posto Concetto e Guglielmo Sangiorgi, fratello e figlio del Cavaliere) .
Gli attori sono di gran pregio a partire da Tuccio Musumeci, Dodo Gagliarde, Angelo Tosto, Daniela Russello, Enrico Manna e Claudio Musumeci. Le musiche sono del maestro Nino Lombardo, suonate dal vivo da una impeccabile orchestrina. Belle e brave le ragazze del balletto.
Il cedimento di un cornicione del “vero” Sangiorgi di via Sangiuliano ha impedito che lo spettacolo si rappresentasse nella sua location più naturale. Toccherà aspettare alcuni mesi perché ciò avvenga.
Va detto, per quei pochi che non lo sapessero, che al “Sangiorgi di Catania passò la miglior crema italiana e internazionale degli attori comici, delle soubrette e delle compagnie di ballo: Totò, Macario, Wanda Osiris e Josephine Baker. Lo spettacolo al Brancati ha il merito di ricreare l’atmosfera del tempo centrando l’obiettivo di intrattenere il pubblico con una formula semplice (quella del cosiddetto Varietà) che diveniva cifra artistica se cucita sulla pelle di bravi attori.
Angelo Tosto diverte quando impersona “ ’o guappo” inguaiato dalla donna che ama. Daniela Russello si fa apprezzare per la voce quando ripropone classici dell’epoca; Claudio Musumeci “fa l’americano” e intrattiene con “I’ve got you under my skin”; Tuccio Musumeci ed Enrico Manna “catanesizzano” l’avanspettacolo e fanno sbellicare dalle risate quando giocano sull’equivoco, e sui doppi sensi che ne scaturiscono, di affidarsi ad una tassinara-tappinara.
Una menzione speciale è doverosa per l’attore sannita Dodo Gagliarde che incanta per bravura offrendo dei saggi “alla Totò” e “alla Nino Taranto” che il pubblico dimostra di gradire assai. Lo spettacolo si replica fino al 27 maggio. Vedete di non perderlo.