Giovedì 17 maggio, ore 18.00, nel Museo regionale “Saro Franco” di Adrano si inaugurerà una mostra fotografica nell’ambito della decima edizione internazionale del Med PhotoFest. La mostra è dedicata a due autori orientali: Morteza Majidi (Iran) ed Eden Lai (Taiwan) con le loro foto in bianco e nero. La città di Adrano è una delle 4 scelte, assieme a Catania, Siracusa e Caltagirone, per ospitare le iniziative del Med PhotoFest. La mostra sarà visitabile fino al 10 giugno prossimo. “Reminisce” e “When sleep awakens me” i titoli delle due esposizioni degli artisti. Alla mostra ha assicurato la propria presenza l’assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo.
I fotografi in mostra ad Adrano:
Morteza Majidi
Della protagonista delle foto, che non vediamo mai in volto, sappiamo molto poco se non vederla “dialogare” scenicamente con bambole consumate o pezzi di essi che tentano di toccarne il corpo. Ma anche quando la giovane è in compagnia di se stessa la tensione non accenna a diminuire. E con essa il mistero di qualcosa che si è
rotto, non sappiamo dove, cosa, né in che modo, ma la cui angoscia è affidata ai corpicini plastificati di bambole semidistrutte che qui, semanticamente, rappresentano una vita che vita non è se non nella sua simulazione. Tutto appare in frantumi, rotto, come una disarticolazione materica che rimanda a un’altra, sentimentale, che ci costringe a mettere insieme i pezzi sparsi nella direzione di una pacificazione con il proprio essere.
Eden Lai
Nato a Keelung City, in Taiwan, usa la fotografia come un mezzo per percepire il significato della vita e per riflettere sulle proprie intime emozioni. Le sue fotografie intendono registrare le emozioni e il senso della propria esistenza.
“Mi chiedo che cos’è la fotografia? Come dovrei interpretare la fotografia?
“Ho cercato le risposte continuando a scattare, ma alla fine ho compreso che la fotografia non avrebbe fornito le risposte alle mie domande.
“Ho vissuto nell’oscuro e nel dubbio catturando l’imprevedibilità che si verifica nella mia vita, rimanendo sempre una conversazione in corso tra me e la mia vita giornaliera”.
Eden Lai
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