La notizia dell’ultim’ora è che il candidato dell’area Sammartino, Vincenzo Stancampiano, ha ufficialmente rinunciato alla candidatura a sindaco. In una riunione finita a notte fonda, presenti i rappresentanti di Symmachia, Patto per Adrano e Generazione Adrano (gli “inventori” della candidatura), Stancampiano ha gettato la spugna. Più di una ragione ha contribuito a scoraggiarlo: la “fuga” verso il candidato Nicola Monteleone della lista che fa riferimento all’area dell’on. Anthony Barbagallo e il non trascurabile particolare che alcune liste a suo sostegno erano in sostanza vuote di candidati. Con la rinuncia alla candidatura di Stancampiano si compie il “suicidio perfetto” di quell’area di centrosinistra che alla maniera di Pac-Man ha divorato in questi mesi ogni candidato possibile per poi implodere su se stessa e mostrare la propria totale inconsistenza.
Adesso scatta la corsa al “posto in affitto” nelle liste di altri candidati sindaci. E’ chiaro che la frantumazione finisce con il favorire il candidato di centrodestra Aldo Di Primo che, in finale di partita, ha incassato il sostegno del “nemico” Mancuso. Il ritorno dell’ingombrante ex sindaco ed ex deputato regionale sul palcoscenico della politica pone una serie di interrogativi sui margini di autonomia che potrà avere la coalizione di centrodestra in caso di vittoria.
La ritrovata intesa elettorale tra Ferrante e Mancuso (fin qui appassionati odiatori l’uno dell’altro) ha provocato un’ondata di disgusto tra i cittadini che potrebbe tradursi in una diserzione dalle urne.
Nelle ultime ore si starebbe anche tentando una “mission impossible”: concentrare su un unico candidato le forze restanti, travolte e sorprese dall’inedito asse dei nemici Ferrante-Mancuso. Ad avvantaggiarsene potrebbe essere soprattutto Nicola Monteleone, assieme ad Angelo D’Agate e alla professoressa Chiara Longo tra i candidati rimasti in campo.