Un monitoraggio capillare sullo stato di povertà di persone e famiglie della città etnea è quello che si propone di attuare l’Osservatorio delle povertà e delle risorse attivato dalla Caritas di Catania che, a partire dal marzo del 2019, offrirà annualmente alla città i dati registrati dall’organismo pastorale in merito alle situazioni di povertà e di fragilità sociale del territorio. L’analisi servirà per migliorare le azioni e quindi le risposte per contrastare i diversi tipi di povertà. La presentazione dei risultati dell’osservatorio costituirà anche l’occasione per una riflessione condivisa sulle problematiche su cui confrontarsi tra le varie realtà impegnate nel territorio.
L’osservatorio, che ha come referente Carmela Impeduglia nasce, infatti, come strumento della Caritas diocesana per aiutare la comunita’ cristiana a osservare le povertà presenti nel territorio e le loro dinamiche di sviluppo, stimolando su questi temi l’attenzione dell’opinione pubblica, delle altre associazioni operanti sul territorio e delle istituzioni cittadine. Un impegno, inoltre, che fornirà il quadro delle attività svolte dalla Caritas diocesana nel corso dell’anno, come già avviene separatamente per alcuni servizi quali il microcredito. Il gruppo di lavoro dell’osservatorio è già all’opera per aggiornare il sistema di raccolta dei dati, garantendo il pieno rispetto della legge sulla privacy che tutela gli assistiti, e per organizzare le modalità di presentazione alla comunità locale. “Questi incontri saranno orientati a far conoscere la valenza missionaria della Chiesa in una società che ci interpella tutti quotidianamente – riferisce Carmela Impeduglia la volontaria referente per l’osservatorio – sulla dignità di ogni essere umano come diritto esigibile.
In questi momenti si promuoverà la cultura della collaborazione e si favorirà l’assunzione di responsabilità personale e comunitaria”. “Abbiamo notato che in quest”ultimo periodo c’è stato un cambiamento sia delle persone, che sono più italiane che straniere, che del tipo di richieste. Ci siamo interrogati proprio sull’importanza di rilevare in modo sistematico dei dati sulla povertà in modo da ascoltare i bisogni per migliorare le risposte e per capire se vanno integrate, potenziate o create di nuove. Sulla base quindi delle linee guida dell’osservatorio nazionale della Caritas e di quello regionale abbiamo pensato che fosse necessario attivarne uno nostro. Le nostre fonti sono principalmente i nostri due centri di ascolto uno a San Cristoforo e l’altro presso l’Help center della stazione con la mensa e la rete sanitaria, le persone che usufruiscono del microcredito, la mensa di Librino e tutte le altre realtà ecclesiali che si occupano di assistenza ai poveri a vario livello ma anche i servizi sociali del comune e l’Asp. Con l’osservatorio siamo partiti adesso ma contiamo nel marzo del 2019 di dare una lettura ampia dello stato di povertà di Catania in modo da capire come operare in base alle criticità che ci sono sul territorio.
L’obiettivo sarebbe quello di avere gli strumenti necessari proprio per facilitare un lavoro di rete e di collaborazione che sulla povertà interpelli i servizi sociali ma anche le parrocchie e i diversi centri sociali. Nessuno ha una risposta ma tutti abbiamo un piccolo pezzo di responsabilità personale e comunitaria che ci porta insieme ad attivarci per limitare il fenomeno in pieno spirito di confronto e di collaborazione. Lo scopo dell’osservatore è anche quello di tipo pastorale che è finalizzato proprio a fare crescere lo spirito di solidarietà e di amore nei confronti di chi soffre il disagio forte accompagnandolo verso una vita migliore”. E’ possibile contribuire al sostentamento delle opere-segno, che ogni anno alleviano le sofferenze di tanti fratelli, tramite la destinazione del 5xMille alla Caritas di CATANIA (Codice Fiscale: 93133710876) e dell’8xMille alla Chiesa Cattolica.