E’ partita ieri sera la maratona d’aula all’Ars per il varo di bilancio e legge di stabilità regionale. Una seduta breve, stasera, dopo due false partenze, che ha consentito di incardinare i testi. La relazione del presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona ha di fatto dato il via al rush finale: un percorso insidioso che dovrà trovare la sua conclusione a fine mese, quando scadrà l’esercizio provvisorio, senza la possibilità di ulteriori proroghe. Emendamenti entro giovedì alle 12. L’Aula è stata rinviata per quello stesso giorno alle 13. La finanziaria, trasformatasi da ‘leggera’ a ‘extralarge’, passando da 35 a 120 articoli, è una complessa montagna tutta da scalare. Una ‘scorciata’ l’ha imposta il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che ha tolto di mezzo oltre una ventina di articoli per rischi di incostituzionalità e per incertezza di coperture, aprendo a una riscrittura per alcune norme. Tra le riformulazioni indicate, quelle relative a interventi simbolo voluti dall’esecutivo, come gli articoli sulla prima casa, sull’assunzione degli ex Pip o sulla stabilizzazione dei Forestali che svolgono 151 giornate.
L’intervento di ‘alleggerimento’ di Miccichè ha riguardato 33 articoli di una manovra che resta poderosa con una novantina di articoli. Via dunque il sostegno alle giovani coppie per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa alle giovani coppie, la stabilizzazione per i forestali centocinquantunisti, le norme per gli ex Pip e salta quella sulla chiusura dei negozi nei festivi. Tra le norme stralciate, gli articoli 19, sulla facoltà di istituire nei Comuni la figura dell’Economy manager, 24 sull’esenzione del bollo auto per i meno abbienti, 29, 107 e 116, in quanto presentano profili di incostituzionalità, l’articolo 88, che introduce il referendum per l’approvazione delle leggi di iniziativa popolare, in quanto la materia deve essere affrontata in un apposito disegno di legge organico da approvare con procedura rinforzata a maggioranza assoluta dei membri dell’Ars, in riferimento all’articolo 13 bis dello Statuto; gli articoli 1 in quanto recano per la copertura finanziaria il riferimento a fondi extraregionali, sia nazionali sia comunitari, e pertanto necessitano della opportuna verifica di compatibilità con le finalità e le procedure di spesa dei fondi richiamati. Riguardo a tali articoli, si invita la Commissione “Bilancio” a voler formulare un’unica norma con valenza programmatica che ricomprenda gli interventi in essi contenuti, distinguendo tra fondi nazionali e fondi comunitari. L’articolo 61 in quanto prevede un contributo a un destinatario di natura privata specificamente individuato; saranno prese in considerazione eventuali riscritture ad opera della Commissione Bilancio volte a superare possibili censure di incostituzionalità. L’articolo 79 salva la possibilità di una riscrittura che consenta di superare i dubbi di costituzionalità. Le disposizioni, pur rimanendo nel testo, saranno tuttavia stralciate se il governo o la Commissione, secondo le rispettive competenze, non provvederanno ad una loro riformulazione: articolo 8, “Interventi per la prima casa”, in merito ai requisiti per accedere al beneficio nonché alle modalità di attuazione della norma; articolo 78, “Tutela per i soggetti appartenenti al bacino “Emergenza Palermo” (Pip), affinché sia garantito il non ampliamento del bacino; articolo 87, “Zone franche per la legalità”, al fine di prevedere l’intesa con il ministero dell’interno; articolo 89, “Norme in materia di consorzi agrari”, per verificare la possibilità di mantenere la norma nell’ambito di un’interpretazione autentica; articolo 97, “Definizione delle sedi farmaceutiche” per verificare la possibilità di una riformulazione che superi le criticità di ordine costituzionale in materia di libera concorrenza.