Un punto interrogativo grandissimo e una domanda scritta in stampatello: Meglio un vecchio giovane…o un giovane vecchio? Il colore giallo di questi misteriosi manifesti ha svegliato stamattina la città di Adrano. Com’è facile immaginare, il manifesto è stato fotografato e “moltiplicato” di telefonino in telefonino. Naturalmente non si sa chi sia l’autore. Si intuisce, invece, che il quesito posto in modo così plateale c’entri assai con l’appuntamento elettorale delle amministrative del prossimo 10 giugno. In queste ore si susseguono incontri febbrili per scegliere gli ultimi candidati-sindaco e perfezionare le liste che li sosterranno.
Tra quelli che sono già scesi in campo e quanti si accingono a farlo non ci sono, però, giovani: Angelo D’Agate, candidato di centrosinistra, ha 60 anni; Aldo Di Primo, commissario di Forza Italia che oggi ufficializzerà la propria candidatura, ha ampiamente superato i cinquanta. Non si capisce, quindi, se il monito posto sotto forma di interrogativo possa riguardare gli aspiranti primi cittadini. Forse lo slogan malizioso si riferisce a quei giovani di gruppi, partiti e movimenti che in queste settimane hanno messo in pratica, alla perfezione, vecchi rituali della politica. Con il risultato di avere favorito una frammentazione che non lascia presagire nulla di buono. A dirla tutta, però, nemmeno i vecchi-giovani hanno brillato per saggezza e buonsenso.
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