“Il tentativo di infangare un’operazione di cura della bellezza imponendo illegittimi balzelli e condizionamenti mafiosi nell’ambito dei lavori di conservazione e restauro delle opere di Fiumara d’Arte, è stato sventato grazie all’impegno degli organi investigativi e di cittadini onesti”. Così, l’assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia, Sebastiano Tusa. “Ne siamo estremamente felici rafforzando in noi la convinzione che la lotta alla mafia e al malaffare si rende ancora più efficace con la forza della cultura e costruendo bellezza nel territorio. In un ambiente gradevole e ricco di cultura e bellezza i cittadini respirano armonia e accrescono la gioia di vivere. E’ così che si rende più facile marginalizzare l’oscurantismo delle attività illecite e delinquenziali – aggiunge – Ad Antonio Presti e ai cittadini dei Nebrodi tutta la nostra solidarietà nel condividere con loro la gioia di constatare che ancora una volta la bellezza ha vinto”.