Al Policlinico di Catania si presenta il robot chirurgico “Da Vinci”: un capolavoro in sala operatoria

Nella Sala conferenze dell’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania, verrà presentato oggi alle ore 11.00 il nuovo robot chirurgico “Da Vinci” Xi HD (IS4000) acquistato dall’Università di Catania che, al termine di un periodo di training dei chirurghi, degli infermieri e degli anestesisti dei reparti di Urologia, Chirurgia pediatrica, Chirurgia generale e Ginecologia, verrà utilizzato nelle nuove sale operatorie del “Centro Alte Specialità e Trapianti” del Policlinico.
All’incontro – dal titolo “Chirurgia di precisione. Partnership Università e Ospedale” – interverranno il rettore Francesco Basile, il direttore generale dell’Aou Policlinico-Vittorio Emanuele Salvatore Paolo Cantaro, il direttore generale dell’Ateneo Candeloro Bellantoni, il direttore della Clinica urologica dell’Università di Catania Giuseppe Morgia, coordinatore delle attività di robotica chirurgica.
Si tratta di una piattaforma chirurgica sofisticata – costituita dalla console chirurgica, dal carrello paziente e dal carrello visione – progettata per aiutare il chirurgo nell’esecuzione di interventi complessi minimamente invasivi.
L’operatore esegue l’intervento manovrando il robot: quest’ultimo è in grado di replicare e magnificare i movimenti della mano del chirurgo, azzerando il tremore fisiologico, offrendo una libertà di movimento su 7 assi e con un grado di rotazione di 540°. Questa tecnologia inoltre garantisce notevoli vantaggi sia clinici, che assistenziali, soprattutto per ciò che concerne il decorso post-operatorio.
Le incisioni, estremamente discrete, riducono la necessità di trasfusioni, limitano il dolore successivo all’intervento, consentendo quindi una sensibile riduzione dei tempi di ospedalizzazione ed una più rapida ripresa delle normali attività.
 
Così configurato, il nuovo sistema chirurgico robotico Da Vinci realizzerà pienamente l’integrazione tra attività assistenziale multidisciplinare (grazie ai vari campi di applicazione del robot), ricerca medica e formazione. A garantire quest’ultima, l’uso della doppia consolle e del simulatore integrato che permetteranno ai giovani chirurghi e agli specializzandi la possibilità di svolgere una vera pratica chirurgica e di conseguire un’adeguata esperienza.

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