Un altro incidente sulla SS. 284, stavolta senza morti né feriti. Un furgone, oggi pomeriggio, si è scontrato con una macchina guidata da un giovane biancavillese. Lo scontro è avvenuto tra Biancavilla e Santa Maria di Licodia poco distante dallo spartitraffico “leggero” installato da anni. La corsia in direzione Catania è rimasta bloccata per ore, creando una fila chilometrica di auto. Illesi i conducenti dei due mezzi. Sulla utilitaria viaggiava una giovane adranita.
Proprio domenica scorsa, all’indomani di una tragedia stradale – la morte di Rosaria Tomasello, una quarantenne di Biancavilla che stava rientrando da Leroy Merlin, dove lavorava – il Corriere Etneo ha lanciato un grido d’allarme per mettere in sicurezza la statale 284: una tomba a cielo aperto.
A distanza di pochi giorni, quella strada ha dimostrato il suo potenziale di pericolosità facendo registrare l’ennesimo incidente.
La fortuna ha voluto che stavolta non ci fossero morti o feriti.
Sulle due corsie libere auto e furgoni viaggiano spesso a velocità sostenuta, i sorpassi e le invasioni di corsia sono continui. Tutto ciò avviene senza soluzione di continuità fino a Paternò, poco prima del lungo tratto a 4 corsie in direzione Catania: tratto che, ricordiamo, da anni è stato messo in sicurezza con una “parete” divisoria di guard-rail. Non ci stancheremo di ripeterlo: sulla SS. 284, da Adrano a Paternò, serve una barriera salvavita per ridurre drasticamente la pericolosità. Più autovelox piazzati nei punti più sensibili potrebbero completare l’opera di dissuasione. Anas e Comuni interessati affrontino subito la questione.
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