I vescovi delle diciotto Diocesi di Sicilia a Piazza Armerina dal 16 al 18 aprile. Al centro dei lavori la questione dell’insegnamento della religione cattolica, tema affrontato dal vescovo delegato Michele Pennisi. Ma, soprattutto, l’organizzazione di una manifestazione per ricordare il XXV anniversario del ‘grido’ di Giovanni Paolo II contro i mafiosi nella Valle dei Templi, con la stesura di un messaggio al popolo siciliano da parte dei vescovi. Stringendo il crocifisso e alzando il dito verso il cielo, davanti a migliaia di giovani giunti da ogni parte, Wojtyla il 9 maggio 1993 si rivolse ai mafiosi: “Convertitevi, una volta verrà il giudizio di Dio“. “Dio ha detto non uccidere: nessuna agglomerazione umana, mafia, può calpestare questo diritto santissimo di Dio. Questo popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, che ama la vita e da’ la vita, non può vivere oppresso sotto la pressione di una civiltà contraria, la civiltà della morte“. All’ordine dei giorno della sessione primaverile della Cesi anche la celebrazione della Giornata sacerdotale mariana regionale, che quest’anno si svolgerà a Marsala in occasione del quinto centenario del ritrovamento dell’effigie della Madonna della Cava, in seguito proclamata patrona della città, la presentazione del progetto “Opifici di pace” sulla salvaguardia del Creato, la comunicazione dei lavori della Commissione Seminari e Vocazioni. Il mattino del 17 sarà dedicato all’incontro dei vescovi con i direttori degli Uffici regionali e con i membri del Direttivo della Commissione presbiterale regionale per un confronto sul programma pastorale quinquennale della stessa Conferenza. Sarà la prima volta ai lavori della Cesi per monsignore Giuseppe Marciante, nuovo vescovo di Cefalù.