“Sono libero di scrivere, di pensare e di denunciare. Oggi sono stato libero di venire qui a parlarvi. In questo modo lo Stato vince”. Paolo Borrometi è un giornalista coraggioso. Da quattro anni vive sotto scorta per le sue inchieste sulla mafia. Due giorni fa le intercettazioni della Polizia hanno svelato che il clan siciliano dei Cappello ha pianificato da tempo un attentato per `farlo fuori`. Per chiudergli la bocca e impedirgli di scrivere i suoi articoli di denuncia sugli affari dei clan. Ma Paolo non ci sta. Oggi la sua prima uscita pubblica (dopo la conferenza stampa con Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Usigrai e Articolo 21) l`ha voluta dedicare agli studenti dei licei di Civita Castellana
che lo hanno accolto con grande calore tra applausi e un flash mob :”#IostoconPaolo contro la mafia, per difendere l`Articolo 21″.
Un` iniziativa programmata da tempo dal Comune e dalla Rete di giornalisti “NoBavaglio-Liberi di essere informati” e a cui non ha voluto rinunciare. “Non sono un eroe ma solo un cronista che fa il suo lavoro”, ha detto. E poi ha lanciato un appello ai ragazzi: “Non lasciate che qualcuno vi dica che siete il futuro ” ha sottolineato “perché voi siete il presente e le vostre responsabilità di cittadini dovete prenderle oggi”. Grazie al sostegno del sindaco Gianluca Angelelli e all`assessora Vanessa Losurdo e dell’associazione Civitonica prosegue la Rassegna “E` l`Ora legale”. La settimana prossima l`ultimo appuntamento con Don Ciotti, fondatore di Libera e Diva Ricevuto in rappresentanza dell`Associazione “Sulleregole”.