Un piano straordinario per smaltire le liste d’attesa legate alle vaccinazioni e affrontare il caso Sicilia dove è in corso una epidemia di morbillo. L’assessore alla Salute della Regione siciliana Ruggero Razza stringe i tempi dopo la recentissima morte di un bimbo di dieci mesi, il quarto decesso in sette mesi a Catania. L’annuncio arriva nel giorno del tavolo tecnico per il monitoraggio delle vaccinazioni nell’Isola, convocato ieri pomeriggio a Palermo, alla presenza dei direttori dei servizi prevenzione, dei responsabili delle centrali operative del 118 e di Sergio Pintaudi, referente per il biocontenimento e la sicurezza sanitaria, oltre che primario del reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania. “Aumentare i vaccinatori”, spiega, e poi accelerare sullo screening del personale delle Aziende provinciali siciliane. E assicura: il monitoraggio sulla copertura vaccinale si concluderà a fine mese, come prevede il decreto Lorenzin. Lotta a tutto campo, dunque, con una attenzione particolare agli adulti, poiché, ragiona Razza, il morbillo “è sempre meno una malattia pediatrica”.
Aggredire dunque le fasce d’età più elevate, anche estendendo il meccanismo di esenzione. La provincia di Catania è l’osservata speciale anche se si stanno monitorando, prosegue l’assessore, tutte le province. Resta il fatto che nel capoluogo etneo si assiste “a una coda di un’epidemia iniziata lo scorso anno”. E adesso ci sono due casi di morbillo collegati ad altre patologie e che sono ritenuti per questo seri. L’attenzione resta massima.