La Pasqua oltre alle ritualità della fede si sviluppa attraverso la tradizione culinaria. Tra i cibi principali della Pasqua possono annoverarsi le uova pasquali,l’agnello e il “ciciuliu” (dolce tipico della tradizione siciliana).
Le uova di Pasqua al cioccolato, che noi tutti conosciamo, si sono trasformate nel corso degli ultimi decenni in un vero e proprio simbolo di questa festa. La scelta dell’uovo ha però origini molto antiche.
Per gli antichi Egizi l’uovo rappresentava il fulcro dei quattro elementi che costituiscono l’universo: terra, acqua, aria e fuoco, e nelle tradizioni mitologiche si accompagna al significato di rinascita. In seguito, il cristianesimo ha ripreso la simbologia legata alla rinascita accostandola alla resurrezione di Cristo.
Un’antica leggenda narra che Maria Maddalena annunciò all’imperatore Tiberio la resurrezione di Gesù presentandogli un uovo dipinto di rosso, a simboleggiare il sangue di Cristo; con il passare dei secoli nacque la tradizione di portare le uova in chiesa per essere benedette.
Uova non solo di cioccolato come le conosciamo noi, prima di diventare leccornia per il palato, erano degli oggetti preziosi, alcuni addirittura ricoperti d’oro. Iniziò tutto da un capriccio dello zar Alessandro III di Russia, che nel 1885 commissionò all’orafo francese Fabergé un gioiello davvero esclusivo a forma di uovo per sua moglie. L’uovo di smalto bianco ne conteneva altre più piccole, come in una matrioska, per finire con un “tuorlo” tutto d’oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d’oro che indossava la miniatura della corona imperiale.
L’uovo di cioccolato nella forma attuale possiamo ritrovarlo addirittura alla corte del Re Sole. Luigi XIV, ne commissionò i primi esemplari. L’avvio della produzione in serie di uova di cioccolato si deve a John Cadbury nel 1875, pochi anni dopo si sviluppò la vendita di massa di scatole di cioccolatini. Le uova odierne riprendono molti aspetti della lavorazione del passato ma hanno l’aggiunta di sorprese al loro interno, proprio perché oggi vengono destinate prevalentemente ai bambini.
Alisea Litrico, Martina Vicario, Alessia Calì 5^CP