Il Sabato Santo a Centuripe “Casca a tiledda”

Il fulcro dell’emozione e dell’orgoglio centuripino nei confronti dei riti della Settimana Santa, si sviluppa nei giorni di Pasqua, in particolare nel giorno della resurrezione di Cristo. Durante la Quaresima uno dei segni esteriori del santo cammino è la Tela della Chiesa Madre.

Nel linguaggio popolare il “Telo Sacro’’ che è posto sull’altare della chiesa dell’Immacolata Concezione, comunemente denominata Chiesa Madre, prende il nome di Tiledda. Essa consiste in un grande telo raffigurante la “Deposizione di Gesù Cristo”, circondato dagli apostoli, da Maria Maddalena e dalla Vergine Madre che lo accoglie tra le sue braccia piangente e addolorata. La tela è l’ornamento più importante della Chiesa Madre che con le sue maestose grandezze (8 metri di larghezza per 13 metri di altezza) vela tutta l’area presbiteriale. Venne realizzata e donata alla chiesa di Centuripe nel 1840 da Giacomo Di Lorenzo.

In basso vi è presente una iscrizione latina che rappresenta la sintesi dell’intera iconografia; tradotta significa: “il peccatore vivendo, generò con il crimine la morte; il Salvatore morendo, recuperò con il sangue la vita”. Durante la Veglia Pasquale, allo scoccare della mezzanotte, questa maestosa tela viene fatta cadere per rivelare l’altare maggiore che accoglie una delle scene più attese dai fedeli: la resurrezione di Cristo.

Questo momento viene preceduto da diversi riti propri della liturgia pasquale. Il rito della Luce sopraggiunge al buio, che sovrasta l’assemblea. La luce nuova di Cristo viene donata ai fedeli. Il sacerdote infatti, benedicendo il fuoco nuovo, dona, attraverso la luce delle candele, la luce di Cristo. Dal fuoco si attinge il carbone che alimenterà gli incensieri che purificheranno l’aria con l’incenso. L’acqua, viene benedetta e alimenterà il fonte battesimale della notte di Pasqua e nei giorni a seguire. Sono proprio questi riti che accompagnano il fedele a riscoprire il messaggio pasquale. La Pasqua è riflessione e gioia, un’occasione per liberarci di tutti i nostri dubbi e ritrovare nuova fiducia nella fede in Cristo, che sacrificò la sua stessa vita per donare l’eterna salvezza a tutti.

Rosmery Nicotra, Chiara Castiglione 5^CP

Riguardo l'autore CORRIERE GIOVANI

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