Da oltre ventitré anni Libera ricerca e raccoglie le storie delle vittime innocenti delle mafie e, grazie alle generose testimonianze dei familiari, ha raccolto un patrimonio prezioso di storie, dal valore etico, storico e sociale, inestimabile. Non si tratta solo di storie individuali o familiari: sono le storie dei nostri territori che, riunite insieme, raccontano un pezzo di storia del nostro Paese. In occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolgerà il 21 marzo a Foggia e in migliaia di luoghi d’Italia, in Europa e in America Latina , Libera presenta ‘Vivi’, un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove sono raccolte tutte le storie delle vittime innocenti delle mafie, un album collettivo in cui ritrovare la memoria dei propri territori. Il prodotto multimediale si compone di diverse sezioni, ciascuna strettamente legata all’altra. La navigazione prende avvio dall’elenco dei nomi da non dimenticare, perché è dall’idea di un elenco completo, su cui lavorare quotidianamente che è nato l’impegno di Libera nella memoria.
IL 45% DELLE VITTIME IN SICILIA
L’elenco è consultabile in ordine cronologico o alfabetico, e che fornirà le prime informazioni più essenziali. Sono 972 i nomi delle vittime innocenti inserite nell’elenco, 104 sono i minori. Il 45% delle vittime sono state uccise in Sicilia, segue la Campania con il 20% delle vittime e il 17% delle vittime in Calabria. Il picco di omicidi si è verificato nel 1982 e nel 1990. In Puglia le vittime innocenti sono 70 di cui almeno il 30% delle vittime sono donne e bambini.
E sabato Bari accoglierà le centinaia di familiari di vittime provenienti da tutta Italia che nel pomeriggio presso la Fiera del Levante per l’Assemblea dei familiari delle vittime innocenti delle vittime delle mafie mentre alle 19 si svolgerà la Veglia di riflessione, silenzio e preghiera presso la Cattedrale di San Sabino in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. ”E’ importante – ricordare le oltre 970 persone uccise dalle mafie nella loro vitalità, nel loro essere madri, padri, figli, sorelle, mogli e mariti, cittadini del nostro stesso mondo – commenta Daniela Marcone, vicepresidente nazionale Libera e responsabile Libera Memoria – La memoria che custodiamo è fatta di ricordi vivi che restituiscano ai familiari come me una speranza importante, che permetta percorsi difficili di vita e di ricerca di una verità processuale imprescindibile. Il 75% dei familiari delle vittime innocenti di mafia non conosce la verità e non può avere giustizia”. “Ogni anno nel percorso di avvicinamento al 21 marzo nei nostri archivi aggiungiamo periodicamente nuove storie – spiega Marcone – Storie che ci aiutano un po’ di più nel rendere questo elenco più aderente ai fatti, storie che sono parte della Storia d’Italia. Ma più le storie aumentano e più ci accorgiamo di trovarci di fronte a uno sterminio. Per questo motivo è importante essere il 21 marzo, primo giorno di primavera, a Foggia e nei migliaia di luoghi d’Italia, in Europa e America Latina dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie e della corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma impegno per il cambiamento. Una lettura collettiva che unisce il paese per risvegliare le coscienze, a cominciare dalle nostre, per ribadire che quando c’è di mezzo la giustizia e la verità le scelte non ammettono chiaroscuri, margini di ambiguità.”