Symmachia: “Aprite l’ospedale di Biancavilla, stufi di attendere. Pronti a mobilitare i cittadini”

“Se l’Ospedale di Biancavilla non aprirà entro marzo, mobiliteremo i cittadini del comprensorio e faremo una grande manifestazione di piazza, perché, adesso, siamo davvero stanchi di continui rinvii, dopo anni di attese infinite”.
Lo annuncia l’Associazione culturale Symmachia che, da tempo, chiede con forza l’apertura del nuovo Ospedale di Biancavilla, ormai pronto da alcuni mesi per ospitare i reparti, tra cui quello nuovo di Rianimazione, oltre alle nuove sale chirurgiche, con attrezzature moderne e macchinari impacchettati, e agli ambienti più confortevoli per i pazienti e per il personale medico e paramedico.
“Aprire l’ospedale significa dare una prospettiva concreta di potenziamento dell’offerta sanitaria pubblica in questo territorio – spiegano Vincenzo Ventura, Antonio Cacioppo e Calogero Rapisarda di Symmachia – pare che ci siano due nuove date possibili per l’inaugurazione, tra il 23 e il 26 marzo: ciò che a noi interessa è che si apra al più presto, entro questo mese, senza altri incomprensibili rinvii, anche perché se si dovesse rimandare ancora, questa volta scenderemo in piazza”.
Infatti, dopo la nota inviata all’Asp nel dicembre scorso a cui è seguito un comunicato stampa della Direzione generale, gli esponenti dell’associazione stanno pensando ad una manifestazione, con il coinvolgimento dei cittadini che Symmachia, proprio in questi giorni, sta ascoltando con diverse tappe tra i quartieri di Adrano e Biancavilla.
“Incontreremo il presidente della Regione nei prossimi giorni – spiegano Ventura, Cacioppo e Rapisarda – confidiamo che possa trovarsi una soluzione perché vogliamo scongiurare il rischio di vanificare gli sforzi compiuti fino ad oggi dall’Asp e le ingenti risorse pubbliche investite fino ad oggi. Al presidente Musumeci illustreremo pure la nostra proposta per la sanità che passa dal potenziamento del 118, degli ambulatori del Pta di Adrano, alla realizzazione della pista dell’elisoccorso già progettata e finanziata, alla realizzazione di “screening” per i tumori alla pleura mediante iniziative ambulatoriali e di prevenzione per la fluoroedenite”.

Riguardo l'autore Corriere Etneo

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