Slitta al 31 marzo, in Sicilia, il termine per mettersi in regola con le vaccinazioni e presentare la relativa documentazione alle scuole, così come richiesto dal decreto Lorenzin. A deciderlo, di comune accordo, sono stati l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla e l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, sfruttando la maggiore flessibilità concessa dal decreto alle Regioni con Anagrafe digitale e in cui la documentazione relativa ai vaccini viene trasmessa direttamente dalle Asp agli istituti scolastici. Da oggi, le porte delle scuole sarebbero dovute rimanere chiuse per gli alunni non in regola con le dieci vaccinazioni obbligatorie. Almeno per quelli da 0 a 6 anni, mentre per i più grandi sarebbero dovute scattare le sanzioni a carico dei genitori. L’obiettivo della Regione Sicilia è però quello di rimandare i provvedimenti sanzionatori al fine di consentire un’analisi dei dati sulle vaccinazioni e provvedimenti più mirati. L’isola ha raggiunto una buona copertura vaccinale e al 31 dicembre 2017 erano 83.400 i soggetti ancora inadempienti, numero che però non tiene conto dei vaccini effettuati negli ultimi due mesi. Intanto il 14 marzo si terrà la riunione del Comitato interregionale per la Prevenzione con lo scopo di stabilire una linea comune da adottare. L’ipotesi è quella di prevedere visite famiglia per famiglia, l’invio di uno o due solleciti in caso di mancate vaccinazioni e di modulare le sanzioni – da 100 a 500 euro – in base al numero di vaccini mancanti.