Il luogo scelto è Caltanissetta, lontano dai palazzi, lontano da Palermo. E’ proprio nel cuore della Sicilia che oggi pomeriggio, a partire dalle 15, si sono riuniti i ‘ribelli’ di Forza Italia, i deputati e amministratori che chiedono l’azzeramento dei vertici regionali, a partire dal commissario regionale Gianfranco Miccichè, autore delle liste alle recenti elezioni politiche. La fronda è composta dal deputato agrigentino Riccardo Gallo, ma anche dalla deputata e consigliera comunale di Palermo Marianna Caronia, tra i più agguerriti contro Miccichè. E ancora: Rossana Cannata e Tommaso Calderone. Non è stata, invece, ancora confermata la presenza di Luigi Genovese, il giovanissimo deputato all’Ars, figlio dell’ex deputato Pd poi passato in Fi, Francantonio Genovese, condannato nel processo per la Formazione professionale. Nei giorni scorsi, Caronia e gli altri ‘ribelli’ avevano parlato, di “reazioni scomposte ed irrazionali del neo Presidente della Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè di fronte alla manifestazione di un legittimo e motivato dissenso per la sua fallimentare gestione del Partito le cui conseguenze si racchiudono anche nei recenti risultati elettorali, sono davvero ben poca cosa di fronte alle diverse difese d’ufficio che rendono insufficienti i termini ”ipocrisia e piaggeria” per descrivere compiutamente la loro faccia tosta, l’assoluta mancanza di pudore e di dignità politica”.
“Come può essere possibile che nel giro di pochi giorni personaggi che non riusciamo neanche ad aggettivare, adesso quegli stessi individui si siano oggi trasformati d’incanto come i suoi maggiori difensori?”, dicevano i deputati forzisti, forse per poco. ”Non vorremmo però apparire talmente ingenui da non capire le vere ragioni di questa strabiliante metamorfosi – dichiarano- in realtà il loro vero scopo è principalmente quello di difendere se stessi, i loro interessi consolidati o da consolidare e per poter rivendicare alla prima occasione utile una lauta ricompensa per i loro servizi”.