Per aver messo a disposizione le proprie competenze e capacità professionali, con grande spirito di solidarietà, a supporto delle popolazioni colpite dagli eventi sismici in Emilia Romagna e in Centro Italia, ventuno ingegneri etnei hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale e il ringraziamento pubblico da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Catania e della sua Fondazione. In occasione del convegno su ‘Analisi e miglioramento sismico delle strutture in murature’ che si è tenuto nella sede del Dipartimento universitario di Ingegneria Civile ed Architettura (Dicar), il presidente dell’Ordine, Giuseppe Platania, ha consegnato gli attestati di partecipazione agli ingegneri che hanno prestato attività di volontariato ai fini della valutazione post-terremoto. Hanno partecipato alla cerimonia anche il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce, il direttore del Dicar Enrico Foti, il presidente dell’Ordine Architetti Alessandro Amaro, il past president degli Ingegneri Santi Maria Cascone. “Vogliamo riconoscere l’impegno dei nostri iscritti -ha affermato il presidente Platania- al fine di sottolineare l’importanza di vivere esperienze simili, che certamente segnano una significativa tappa di crescita formativa. È inoltre un modo per far comprendere la rilevante funzione sociale che la nostra professione svolge nella comunità“.
“I nostri colleghi -ha spiegato- di cui molti giovani, hanno saputo offrire il giusto supporto di competenze, prendendo anche decisioni di estrema importanza, come nel caso della valutazione dell’agibilità di monumenti ed edifici pubblici, abitazioni private e strutture strategiche“. Hanno ritirato l’attestato: Salvatore Gambino, Giuseppe Grasso, Raffaella La Guidara, Fabio La Puzza, Teresa Luca Cristina, Antonio Mangano, Giovannino Venero Nicolosi, Giuseppe Pappalardo, Antonina Maria Concetta Puleo, Vincenzo Sapienza, Rosario Salvatore Scandura, Salvatore Scavo, Enzo Scuderi, Danilo Tringali. Gli altri ingegneri volontari: Alessio Anfuso, Francesca Campisi, Giuseppe Distefano, Alfredo Mendola, Vincenzo Petitto, Giuseppe Sciuto, Marco Vasta.