Paternò, M5S denuncia: “Il sindaco ha insultato la Ardizzone”. Naso tace e il clima si avvelena
Animi surriscaldati e nervi tesi come corde di violino tra il sindaco di Paternò Naso e i consiglieri d’opposizione. Stando a quanto hanno raccontato i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, versione confermata da molti testimoni presenti, martedì mattina durante una riunione dei capigruppo il primo cittadino paternese si è rivolto in malo modo nei confronti del vice presidente del Consiglio comunale Martina Ardizzone dopo che questa aveva fatto dei rilievi sulla condotta della maggioranza consiliare.
“Il Sindaco, – scrive in una nota il M5S di Paternò – al di fuori della questione, si è permesso di commentare con un garbato “Ma che mi****a dice”, e ha continuato urlandole contro con le mani a pochi centimetri dalla sua faccia e dandole della maleducata senza garbo istituzionale. Ora, proprio perché ci reputiamo persone educate, non ci siamo mai permessi di insultare personalmente nessuno, quando al contrario non è la prima volta che riceviamo delle critiche personali”. L’asticella della decenza, nella politica paternese, sembra abbassarsi pericolosamente di giorno in giorno. Gli scontri personali, la demonizzazione di chi sta da una parte opposta alla tua, sono di solito il primo riflesso ‘pavloviano’ di questo clima.
“Abbiamo sempre avuto un atteggiamento propositivo nei confronti di questa amministrazione – commentano indignati i rappresentanti del M5S – abbiamo anche attaccato, spesso in modo fastidioso ma sempre e solo sotto l’aspetto politico, molte azioni che non condividevamo. Non ci siamo MAI permessi di superare il limite, come in questo caso. Inoltre, non accettiamo assolutamente, al di fuori di ogni contesto istituzionale, che un uomo si ‘confronti’ in tal modo con una donna”.
Naso, dal canto suo, tende a minimizzare. In queste ore sta valutando l’ipotesi di rilasciare una dichiarazione ufficiale sull’accaduto che non dovrebbe discostarsi da quanto affermato ieri al giornalista Pietro Nicosia: “Non sono gesti che rientrano nel mio stile”.
Buon senso, invece, suggerirebbe di chiedere scusa alla consigliera Ardizzone e spegnere l’incendio delle polemiche prima che questo livore serpeggiante spalanchi le porte ad una ‘guerriglia’ tra maggioranza e opposizione di cui i paternesi non sentono affatto il bisogno.