Il 23 maggio a Capaci: la carica dei 70 mila studenti per dire no a tutte le mafie
Saranno 70mila gli studenti che anche quest’anno si uniranno in tutte le piazze d’Italia per dire ‘no’ a tutte le mafie. Di questi, circa 200 saliranno sulla ‘Nave della Legalità’ che da Civitavecchia raggiungerà Palermo. Lo faranno il 23 maggio prossimo in occasione di #palermochiamaItalia, 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e viale Amelio. E lo faranno insieme a Maria Falcone – sorella di Giovanni e presidente della fondazione che porta il nome del giudice assassinato da Cosa nostra – a Tina Montinaro, moglie di Antonio, agente della scorta, rimasto ucciso dal tritolo di Capaci. Le due donne, erano presenti questa mattina al Miur, insieme alla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli e al capo della Polizia, Franco Gabrielli, per presentare le iniziative del 23 maggio, quando i 200 ragazzi delle scuole italiane che si sono distinti in alcuni progetti legati al tema della lotta alle mafie partiranno per la Sicilia. Lì, ad accoglierli, ci saranno centinaia di alunni delle scuole dell’isola. Tutti insieme poi i ragazzi raggiungeranno l’Aula Bunker, luogo simbolo del Maxi-processo a Cosa Nostra, nel carcere dell’Ucciardone del capoluogo siciliano, dove si terrà il momento istituzionale della manifestazione. Come ogni anno, al termine degli interventi istituzionali, tutti i partecipanti si riuniranno in due cortei, uno che partirà da Via D’Amelio e uno dall’Aula Bunker, che confluiranno all’Albero Falcone, dove alle 17.58, ora della strage di Capaci, verrà eseguito il minuto di silenzio in onore delle vittime. Nel corso della giornata di oggi, è stato anche presentato il concorso ‘Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria’, rivolto agli studenti per riflettere sul coraggio di donne e uomini della Polizia di Stato impegnati nei servizi di scorta, che difendono la vita degli altri mettendo a rischio la propria. (Corriere Etneo)