Come nella vita, quando una persona cara prende congedo dalla propria esistenza. Muore, se ne va, ma in fondo resta con noi per sempre. E’ successo al dottor Pasquano-Marcello Perracchio, il medico legale della serie televisiva Montalbano. Ieri, alla rentrée delle nuove puntate, Pasquano è stato evocato, chiamato per nome, citato per le sue grandi passioni: i cannoli e le partite a poker. Ad un certo punto, c’è chi ha anche sperato in una apparizione postuma per assistere ad un’ultima reprimenda contro il commissario Montalbano: “Ma lo sa che lei mi ha rotto proprio i cabbasisi!”.
Quanti di noi, del resto, continuano a parlare con chi non c’è più. Senza bisogno di confessarcelo, le giornate di molte persone normali sono colme di pensieri e discorsi interiori legati a quanti ci hanno lasciato. C’entra l’amore in tutto questo, senza bisogno di scomodare le pur affascinanti teorie della vita oltre la vita.
La scelta del regista Sironi e degli sceneggiatori della popolare fiction si è rivelata azzeccata e, soprattutto, affettuosa nei confronti di un attore assurto alla popolarità nazionale in età adulta ma le cui doti, noi siciliani, abbiamo sempre apprezzato. Perracchio, catanese d’adozione e modicano di nascita, era un attore meraviglioso e un uomo straordinario. L’estate scorsa ci ha lasciato, ma non è vero che se n’è andato per sempre. Ieri, nella puntata della ‘Giostra degli scambi”, era di lui che parlavano attori e spettatori. Pasquano-Perracchio è sempre lì, nel cuore di tutti. E il merito è suo che ha saputo farsi amare così tanto.
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