Oli da regalare, oli da scaffale, oli di linea commerciale e anche gli da viaggio. Giunto alla quinta edizione, il concorso-evento premio le “Forme dell’Olio” ha celebrato venerdì a Milano le “imprese più innovative e coraggiose” del settore oleario, vetrina d’eccellenza del made in Italy. E il quadro che emerge dalla kermesse organizzata da Olio Officina al Palazzo delle Stelline è quello di un comparto che investe non solo in qualità, ma anche – sempre più – in visual design. Contenuto e contenitore. Packaging. Evocazione del gusto e dei luoghi. Vedere per credere. Il risultato è la mappa di un’eccellenza quasi tutta italiana, con qualche incursione dall’attivissima Spagna e dall’Istria, molta Toscana, una consistente presenza umbra, le marche da sempre certezza del quotidiano come Carapelli, Monini e Bertolli, e tanta Sicilia. E proprio dalla Sicilia arriva l’azienda agricola più premiata, la società Vernera di Spanò e C., che dalla sua storia familiare ha tratto ispirazione per le bellissime etichette di due oli, dedicate alla memoria di papà Vito e mamma Lavinia. Così l’Olio Terre di Vito si è aggiudicato al concorso milanese il primo premio come miglior Olio da Scaffale e il terzo posto nella categoria Miglior Etichetta, mentre a Case di Lavinia va il secondo posto nella categoria Olio da Scaffale e il quarto per la Migliore Etichetta.
Dietro il raffinato progetto grafico c’è Carlo Coniglio, grafico di iwhiteplus/creative studio: conosce i luoghi e la famiglia, li ha raccontati nelle etichette che vestono i prodotti della Vernera. E c’è soprattutto Mariagrazia Spanò, che – assieme ai fratelli Gaetano e Tania – nel ricordo dei genitori e nell’amore per la sua terra porta avanti la produzione olearia tanto voluta dal padre medico. Una piccola impresa diventata eccellenza territoriale e nazionale . “Le Case di Lavinia e Le Terre di Vito sono prodotti da uliveti ultrasecolari, in un piccolo paradiso, a Buccheri, in cima ai monti Iblei: in qualche modo, l`armonia dei nostri Oli porta con sé l`armonia dei luoghi”, dice Mariagrazia, “felice e grata per questi importanti riconoscimenti”. Naturalmente, aggiunge, “per sapere davvero di cosa parlo, dovete venire a trovarci!”