Emiliano Abramo, 37 anni, medico e docente universitario a contratto, presidente regionale della Comunità di Sant’Egidio è il secondo candidato sindaco in vista delle amministrative di primavera a Catania. L’attuale primo cittadino, Enzo Bianco, da mesi ha anticipato la sua rinnovata corsa per Palazzo degli Elefanti e adesso si ‘fa sotto’ Emiliano Abramo, . “E’ Catania…”, questo il suo slogan che lui stesso definisce “breve, ma incisivo”. Ieri l’ufficialità durante un incontro con la stampa che si è svolto all’hotel Mercure Excelsior.
“Negli ultimi mesi in tanti mi hanno chiesto di candidarmi alla Camera – afferma Abramo – ma io ho scelto la mia città. E sapete perché? Perché io sono nato a Catania, vivo a Catania, lavoro a Catania. Conosco i problemi di questa città molto bene perché negli ultimi vent’anni della mia vita mi sono recato quotidianamente nei quartieri periferici, insieme con anziani e giovanissimi – ha aggiunto- insieme con quei catanesi che non avevano una casa dove dormire. Io ero lì con loro, con tanti volontari, per ascoltarli, portare pasti e coperte”.
“Sono stato – ha ricordato Abramo- nei quartieri più difficili di Catania con i bambini per aiutarli a studiare e provare con tanta fatica a ridurre il tasso di evasione scolastica, per creare le opportunità per un futuro dignitoso. Li conosco uno per uno e loro conoscono me”. “Le nostre periferie – ha evidenziato- sono zone della città che hanno bisogno di attenzione e che invece sono state considerate poco dalla politica. Molto poco. Parlo di Librino, San Cristoforo, Nesima, Monte Po’, Picanello, Cibali, San Giovanni Galermo per citarne solo alcuni. Ecco, io vorrei essere per loro un sindaco ‘normale’. Non desidero fare promesse né sviscerare argomenti sterili. Vorrei realmente ascoltare tutti i miei concittadini – ha concluso- che per me sono persone e non numeri, e capire quali sono i bisogni reali, cosa desiderano per la città provando ad aiutarli per migliorare la loro e la nostra qualità di vita”.