Deportato nel campo di concentramento di Mauthausen come il suo concittadino Carmelo Salanitro. Alfio Longo, adranita, aveva 22 anni quando venne fermato a Roma durante un rastrellamento e trasferito in Austria, nel campo di sterminio nazista. A differenza di Salanitro, Longo sopravvisse alla liberazione del campo sebbene per poche settimane. Ridotto ad uno scheletro umano si spense nel giugno del 1945 a Ebensee poco distante da Mauthausen. Lì è sepolto. La sua storia è stata raccontata da un taorminese internato con lui e sopravvissuto all’Olocausto. Nel 1971, il fratello di Longo, Giuseppe, è andato in Austria per trovare la tomba del fratello maggiore. La mancanza di riferimenti precisi non ha reso possibile tutto ciò.
“Ora tocca a me chiudere questo cerchio” racconta Salvatore Longo, figlio di Giuseppe. Il Corriere Etneo lo ha intervistato.
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