Appena eletti nel nuovo direttivo, puntano già ad un progetto ambizioso i giovani di “Muoviti Paternò”, il movimento attivo nel territorio paternese da alcuni anni. Chiara Bonomolo, Elena Toscano, Antonio Mio e Andrea Scavo – i nuovi componenti del coordinamento interno – vogliono tenere a battesimo una vera e propria scuola di formazione politica con l’obiettivo di allevare una nuova, e soprattutto preparata, classe dirigente. Il Corriere Etneo li ha intervistati:
Per la scuola di formazione politica dedicata avete già stilato un calendario di iniziative?
Il primo ciclo di incontri della “Scuola di formazione politica” tratterà dell’assetto istituzionale e delle competenze che vengono attribuite ai vari organi dello Stato dalla Costituzione e dalla legge. Tratteremo, in diversi incontri con personalità della politica e della società civile, l’organizzazione interna del Comune di Paternò, della Regione Siciliana e dello Stato, rivolgendo particolare attenzione al Governo e al Parlamento.
Abbiamo già contattato il senatore paternese Salvo Torrisi, Presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ci ha dato la sua disponibilità a partecipare. Nei prossimi giorni contatteremo degli esponenti dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’amministrazione comunale e del consiglio comunale di Paternò che, siamo certi, accetteranno il nostro invito a partecipare agli incontri.
Perché avete deciso di puntare proprio sulla formazione politica dei giovani?
Sentiamo spesso dire che in politica servirebbe un ricambio generazionale e condividiamo pienamente questo sentimento comune. Però crediamo che l’amministrazione della cosa pubblica debba essere affidata a dei professionisti, non a dei dilettanti allo sbaraglio. Siamo convinti che un corretto ricambio generazionale passi dalla formazione politica, non dal settarismo illogico di alcuni leader politici o dalla militanza convertita in manovalanza da qualche segreteria di partito. Se in passato ci fosse stata un’adeguata formazione politica dei giovani, forse oggi vivremmo in un Paese migliore e con una maggiore partecipazione democratica.
Dai giovani del territorio che risposta vi aspettate?
Ovviamente la nostra scuola di formazione è aperta a tutti e ci auguriamo che vogliano partecipare in tanti. Purtroppo però, come abbiamo spesso denunciato, i giovani paternesi sono stati costretti a crescere in una città totalmente priva di stimoli culturali e ricreativi. A Paternò non c’è più un cinema, non c’è più un teatro e le poche librerie rimaste stentano a vivere. Speriamo che l’iniziativa della scuola di formazione possa riportare l’interesse e la partecipazione che da troppo tempo manca ai giovani della nostra città.
Il nuovo direttivo di “Muoviti Paternò” su quali altre iniziative di sensibilizzazione vuole puntare?
Continueremo con le iniziative portate avanti negli scorsi anni di attività dell’associazione. La cura del verde e degli spazi pubblici, l’educazione alla legalità e l’organizzazione di eventi culturali nelle scuole e nella Città restano le nostre priorità.
Avete un canale di dialogo con le istituzioni cittadine?
Sì, così come lo hanno tutte le associazioni che operano nella nostra città. Ciò non significa essere totalmente accondiscendenti, anzi, così come abbiamo fatto in passato, non risparmieremo critiche quando non ci troveremo in linea con le scelte dell’amministrazione comunale.