Incentivi ai giovani, boom di domande per “Resto al Sud”: entro due mesi la valutazione dei progetti

Dallo scorso 15 gennaio si possono chiedere i finanziamenti di ‘Resto al Sud’, il nuovo incentivo gestito da Invitalia e rivolto ai giovani fino a 36 anni non compiuti che vogliono fare impresa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I primi dati, indicano che nelle prime 24 ore di iscrizione al portale di Invitalia, sono state registrate 1643 domande, di cui 230 già depositate. Non ci sono scadenze per inviare la domanda. Il 15 gennaio non è un click-day e quindi non è richiesta nessuna gara di “velocità” tra i potenziali imprenditori. Sebbene le domande siano valutate in ordine cronologico di presentazione, i fondi disponibili sono molto consistenti (1,25 miliardi di euro) e non si esauriranno in tempi brevi. Per aumentare le possibilità di ottenere il finanziamento, bisogna dare la priorità alla credibilità e all’accuratezza del progetto più che alla rapidità del suo invio. I progetti vengono valutati mediamente entro due mesi dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti. Se la valutazione di Invitalia è positiva, si potrà chiedere il finanziamento a una delle banche che hanno aderito alla convenzione con ABI. Dopo l’approvazione del finanziamento bancario si potrà ottenere la concessione delle agevolazioni di Invitalia e l’erogazione del finanziamento dalla banca. Il contributo a fondo perduto viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento lavori: si potrà chiedere la prima erogazione solo dopo aver realizzato almeno il 50% del progetto.

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