Mattarella ai “Briganti” di Librino: “Punto di riferimento per i giovani”. Bianco: “Qui si gioca il futuro di Catania”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato nel quartiere Librino di Catania, interessato la scorsa settimana da un incendio probabilmente di natura dolosa che ha distrutto il “Club house”, sede della quadra Rugby “I Briganti”, luogo di aggregazione di tanti giovani. Il Presidente Mattarella ha incontrato Piero Mancuso, uno dei rappresentanti del “Club house”: “Siete un punto di riferimento importante per i giovani del quartiere” ha detto il Capo dello Stato rivolto a Mancuso al quale ha espresso massima solidarietà”. 
Subito la visita agli orti urbani ubicati in viale Moncada e l’incontro con alcuni gestori degli spazi in concessione.
A seguire una cerimonia di intitolazione di uno dei viali del quartiere, alla periferia della città, a Carlo Azeglio Ciampi, nella rotonda che unisce il viale Moncada con quello che, da oggi, è dedicato allo scomparso Capo dello Stato. 
Il Capo dello Stato è stato accolto dal coro e dalla piccola orchestra dei ragazzi di Musica insieme. Al suo fianco il sindaco di Enzo Bianco, il governatore Nello Musumeci e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. Mattarella si è intrattenuto a parlare con la ‘maestra’ dell’orchestra. Nel rione alla periferia di Catania sventolavano diverse bandiere tricolore. A seguire la cerimonia di consegna dell’area destinata agli orti urbani, simbolo di una Librino che vuole rinascere e che intende conquistare spazi di vita e di bellezza. 
“In questo momento di particolare smarrimento il Capo dello Stato diventa un punto di riferimento” ha sottolineato il Presidente della Regione Musumeci.
“Mattarella è stato l’altro ieri nella Valle del Belice, accolto soprattutto dall’entusiasmo dei giovani, e lo è oggi in questa nostra città che peraltro ben due volte ha ricevuto la visita del Capo dello Stato Ciampi.
“Per questo – ha aggiunto Musumeci – sono davvero contento. Porto il saluto della comunità siciliana al Presidente della Repubblica in questa mia, nostra città, in questo quartiere che ha tanto bisogno di Stato, di punti di riferimento, ma che ha fatto tantissimi passi avanti per la costanza, la coerenza l’impegno delle istituzioni scolastiche, delle famiglie, delle istituzioni pubbliche in generale”. 
Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino etneo, Enzo Bianco. “L’ho fortemente voluto e sono molto lieto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia accettato di dedicare molta parte del suo tempo a Catania a Librino. E’ un quartiere simbolo delle periferie della città, con mille problemi ancora da risolvere ma dove si gioca il futuro della nostra città”. “Il fatto che oggi qui partano degli orti urbani, che parta una pista ciclabile, che fra poco il palazzone che era in mano alla mafia, il cosiddetto ‘palazzo di cemento’, ospiterà decine di famiglie – ha aggiunto Bianco – dà un senso di incoraggiamento perché i ragazzi di Librino devono guardare con fiducia al loro futuro. Qui si gioca il futuro della città. Nel giro della fine di quest’anno ce la dovremmo fare. Vigiliamo con attenzione perché i tempi siamo rispettati e se possibile accelerati”. 
Ai cronisti Bianco ha spiegato l’apprezzamento espresso dalla vedova Ciampi, signora Franca Pilla, per l’iniziativa di intitolare la rotatoria di Librino all’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Alla cerimonia era presente anche il figlio di Ciampi, Claudio.
Terza tappa della giornata catanese di Mattrella è stata la Biblioteca Civica Ursino Recupero, ospitata nell’ex monastero dei Benedettini. Qui si trova preziosa e rara Bibbia miniata del Cavallini, ritenuta una delle cinque più belle al mondo: fu acquistata a Roma, tra il 1740 e il 1750 da Placido Scammacca per arricchire la Biblioteca del monastero di San Nicolò l’Arena di Catania ed e’ stata sempre oggetto di attenzione e ammirazione da parte di studiosi e bibliofili. E’ stata esposta fino a oggi soltanto in tre mostre a Roma (1954), Bruxelles (1965) e Catania (1999). Il codice in folio è miniato in oro, consta di 440 carte (Vecchio e Nuovo Testamento, con le Epistole a Prologhi di San Girolamo) disposte su due colonne di 56 linee, di accurata scrittura gotica, ha titoli rubricati ed è decorata con iniziali istoriate e con fregi marginali costituiti da steli che fanno da cornice al racconto biblico, adorno da figurine umane e grottesche, spesso racchiuse in medaglioni. In serata la visita del Capo dello Stato – all’insegna della legalità, del riscatto e della bellezza – al Teatro Massimo Bellini, con “La rondine” di Giacomo Puccini, che apre la stagione lirica: una nuova produzione in cui il maestro di Gianluigi Gelmetti è impegnato nella doppia veste di direttore e regista.
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