Piccolo cabotaggio, movimenti interni: dietro le dimissioni dei due assessori della giunta Ferrante, Antonio Di Marzo e Nicola Pulvirenti, non si cela alcun mistero. In vista delle prossime elezioni amministrative (prima, però, c’è il pit-stopdelle politiche nazionali) il nucleo centrale della maggioranza che ha sin qui sostenuto il sindaco provvede a dare una registrata al motore. A prendere il posto dei due assessori dimissionari sono la psicologa Tina Di Primo e l’architetto Giuseppe Palazzotto. La prima ha ricoperto per lungo tempo la carica di assessore. Alle recenti elezioni regionali è stata candidata sotto le insegne del partito di Alfano ottenendo un risultato assai deludente.
Le dimissioni a sorpresa dei due assessori hanno a che fare proprio con il dissolvimento di Alternativa popolare, divenuto movimento “strabico” che guarda ora a sinistra ora a destra tanto da rendere inevitabile una scissione. Il nuovo corso degli alfaniani che sostengono Ferrante si chiama “Adrano Attiva” ed è il gruppo consiliare che assieme all’omonimo movimento civico rappresenta il braccio politico che fa riferimento al sindaco.
Quasi certamente “Adrano Attiva” sarà il marchio di fabbrica con il quale il gruppo Ferrante si presenterà alle elezioni comunali di quest’anno. L’uscente Di Marzo, e questo spiega le dimissioni, ha chiesto di potersi dedicare esclusivamente al rafforzamento degli assetti interni del movimento: sarà il coordinatore del movimento assieme a Nino Bertolone.
Il primo rompicapo cui dovranno dedicarsi è la scelta del candidato sindaco della coalizione.
L’ingresso in giunta di Palazzotto vuole essere un segnale di coinvolgimento delle professionalità esterne della città (l’architetto neo assessore è, in realtà, un tecnico di area vicino all’amministrazione).
Il nuovo gruppo consiliare è composto dai consiglieri Branchina, Di Primo, Del Campo (capogruppo) Mannino e Pulvirenti. Rispetto al precedente gruppo consiliare mancano all’appello i consiglieri Caltabiano e Santangelo, quest’ultimo ex assessore di Ferrante ormai distante dalla maggioranza di governo.
Potrebbero interessarti anche questi articoli